SCIACCA. Il sindaco annuncia in consiglio il ricorso presentato al Tar, deliberato dalla giunta, per l'annullamento della nota dell'assessorato regionale dei Beni Culturali che ha precluso al Comune la possibilità di esercitare il diritto di prelazione sulla vendita dell'ex stazione ferroviaria, ma non evita lo scontro con l'opposzione che chiede la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica. La giunta si è anche riservato di "proporre in sede civile autonoma azione di risarcimento all'esito del ricorso al Tar e previa quantificazione del danno". Il Comune ha incaricato il proprio ufficio legale, con l'avvocato Pellegrina Falco, a rappresentare e a difendere l'ente. Nella premessa della delibera si spiegano tutti i passaggi della vicenda. Nel provvedimento, si evidenzia subito che il Dipartimento dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana non ha fatto pervenire al Comune di Sciacca «la denuncia del trasferimento dell'immobile, finalizzata all'eventuale esercizio del diritto di prelazione.