SCIACCA. Il dimezzamento dei debiti fuori bilancio, negli ultimi tre anni, da 8 a 4 milioni di euro. È il risultato conseguito durante la sua attività al Comune di Sciacca che Carmelo Burgio ha voluto sottolineare con maggiore soddisfazione nella giornata di ieri quando ha salutato gli amministratori e il personale.
Dopo quasi 40 anni di attività, 8 dei quali, in due fasi, nell'ex convento dei Gesuiti, Burgio è andato in pensione. Per il suo saluto è arrivato, da Agrigento, anche il prefetto, Nicola Diomede. «Quando da Agrigento sono venuto a Sciacca - dice Burgio - ho pensato che tutto quello che avrei fatto, visto che io vivo in questa città, sarebbe stato a beneficio anche della mia famiglia, dei miei figli, dei miei amici. Credo che ci sia un sapore diverso rispetto al lavoro svolto in altri luoghi. Quest'esperienza mi ha fatto crescere professionalmente e poi, quando tra la prima e la seconda fase a Sciacca, sono andato nei capoluoghi, quest'esperienza ho voluto restituirla alla mia città». Burgio è sempre stato indicato come un uomo di sinistra e il primo sindaco che lo ha voluto al Comune, Ignazio Cucchiara, è un esponente della sinistra. Poi è arrivato Fabrizio Di Paola, di centrodestra, che lo ha riportato a Sciacca.
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