SCIACCA. Il piano Aro varato dall'amministrazione comunale e in attesa di essere esaminato dal consiglio per la definitiva approvazione non piace ad associazioni e sindacati. Alla linea seguita dalla giunta Di Paola di un appalto da 35 milioni di euro per 7 anni in molti contrappongono quella della gestione in house, utilizzando mezzi e personale che vengono impiegati oggi dalla Sogeir per raccolta e smaltimento dei rifiuti. E' emerso nella seduta aperta del consiglio durante la quale vari gruppi hanno dissentito dal piano illustrato in aula dall'assessore ai Servizi a rete, Gaetano Cognata. "Noi proponiamo un cambiamento radicale e vantaggioso nella gestione dei rifiuti rispetto al sustema degli Ato - ha detto Cognata - e il nuovo piano Aro è fatto su misura per la città di Sciacca, non solo con risparmi, ma soprattutto con l'inclusione, per la prima volta, di servizi nuovi come la scerbatura dell'intero territorio e la pulizia delle spiagge. La gestione in house è adatta a un piccolo comune - ha aggiunto - e non a Sciacca". Non la pensano allo stesso modo associazioni e sindacati intervenuti nel dibattito. "Gravi lacune, palesi contraddizioni e gravi errori nella proposta dell'amministrazione - ha detto Stefano Scaduto, del comitato per la trasparenza del costo del servizio rifiuti - che evidenziano il modo approssimativo con cui il piano è stato elaborato". DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE