AGRIGENTO. Scorta e polemiche. Pochi giorni dopo l'approvazione del "progetto obiettivo" denominato "Miglioramento del servizio di autista e di scorta del sindaco" per consentirgli «la mobilità in frazioni per affrontare problematiche caratterizzate da tensioni sociali», il movimento Cinque Stelle, ma non soltanto, è in subbuglio. Sui social network, la notizia ha scatenato un autentico vespaio. Calogero Firetto, sindaco di Agrigento da 4 mesi, non ci sta: «Non ho paura di alcunché. Non temo alcunché. Dal 2009 ad oggi, per elementari ragioni d'ordine, sono accompagnato nell'espletamento di attività istituzionali da un vigile urbano». «Il sindaco ha bisogno di ben tre uomini della polizia urbana e 4 mila euro - poche ore prima avevano scritto dal movimento Cinque Stelle - . Soldi nostri che avremmo voluto vedere valorizzati diversamente, magari per garantire qualche ora di sostegno in più a scuola per qualche bambino disabile. Il sindaco ha bisogno di tre guardie del corpo e le ha prese tra quelle forze della polizia municipale che da diversi anni non hanno fondi per le nuove divise, non hanno ricetrasmittente». «Aveva una scorta personale anche da quando si è insediato ad Agrigento e ne ho le prove» - ha scritto, invece, su Facebook, Giuseppe Di Rosa, presidente comitato civico "Mani Libere" ed ex vice presidente del consiglio comunale.