FAVARA. Prima la solidarietà ai dieci lavorati del Boccone del Povero raggiunti dalla lettera di licenziamento che dispiegherà gli effetti dal prossimo primo ottobre, poi il dibattito sul conto consuntivo che è valso come pretesto per attaccare il sindaco Manganella colpevole di avere sfidato nei giorni scorsi gli inquilini dell'aula "Falcone e Borsellino" sollecitandoli, se avessero avuto coraggio, a bocciare il rendiconto di gestione che sarebbe equivalso all'anticipato scioglimento dell'assise.
E il coraggio i consiglieri l'hanno avuto perché il conto consuntivo è stato bocciato grazie soprattutto a tre astenuti (Salvatore Lupo, Giuseppe Plicato e Maria Schifano) che hanno fatto pendere il piatto della bilancia dalla parte di chi preferiva chiudere l'attuale esperienza amministrativa. Il risultato finale è stato di 11 voti per l'approvazione, 8 per la bocciatura a cui si sono aggiunti i 3 astenuti. Adesso la segreteria del Comune comunicherà l'esito della votazione al commissario ad acta, insediatosi ad agosto, il quale aveva diffidato i consiglieri ad approvare l'atto entro il 27 settembre pena la loro decadenza dalla funzione.
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