AGRIGENTO. «Al sindaco di Agrigento Lillo Firetto vanno il mio plauso e il mio incoraggiamento per la ripresa delle demolizioni nella Valle dei Templi». Lo ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco, che è anche presidente del Consiglio nazionale dell'Anci e presidente del Cunes, il Coordinamento dei Comuni siciliani in cui ricadono siti Unesco.
«La Valle dei Templi - ha detto Bianco, che quindici anni fa, da Ministro dell'Interno, avviò le demolizioni - è un'area di straordinaria importanza per la cultura del mondo intero, come dimostra il fatto che dal 1997 è inserita nella Word Heritage List dell'Organizzazione culturale e scientifica delle Nazioni unite. L'impegno che noi siciliani abbiamo preso è quello di proteggerla e di rimuovere gli immobili costruiti abusivamente».
«Anche a Catania, dopo 15 anni, all'inizio del mio mandato abbiamo ripreso, in collaborazione con la Procura - ha concluso - le demolizioni degli edifici abusivi, in ossequio ai principi della giustizia. Sono dunque al fianco del sindaco di Agrigento in questa sua battaglia per la legalità».
«Gli abbattimenti nella Valle dei Templi oltre ad essere un atto dovuto in difesa della legalità sono una fondamentale azione di prevenzione contro la piaga dell'abusivismo edilizio. Una piaga che si nutre di impunità e che continuerà ad essere forte finchè ci sarà presunzione di impunità». Lo afferma Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, sugli abbattimenti degli abusi edilizi avviati nella Valle dei Templi ad Agrigento. «Da tempo in parlamento - ricorda Realacci - giace una mia proposta di legge, l'Atto Camera n.72, per facilitare l'abbattimento degli abusi edilizi evitando lungaggini e trucchi».
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