AGRIGENTO. È un dibattito che potrebbe durare un anno, quello che ha come oggetto del contendere, il piano «Ferragosto tranquillo», che quest’anno ha sì, lasciato la spiaggia di San Leone pulita, ma anche svuotata e quasi spettrale. Alla soddisfazione degli ambientalisti e di una parte di cittadini, fanno eco i commercianti, politici e associazioni che la pensano diversamente. «La nostra idea di soluzione a questo problema - dice il presidente di Progetto Agrigento, Marcello Fattori - è lontana anni luce da quella della giunta Firetto, la quale ha attuato il fin troppo semplice metodo della proibizione. I cittadini vanno invece responsabilizzati, vigilati e regolamentati, utilizzando semmai reali e pesanti politiche sanzionatorie nei riguardi di chi è incapace di rispettare le regole di civile convivenza. Gli effetti negativi delle scelte dell'amministrazione sono ricaduti in primo luogo sui tanti commercianti del litorale Sanleonino che hanno dovuto rinunciare ai cospicui introiti del ferragosto ed in secondo luogo sulle spiagge di Porto Empedocle e Realmonte invase da chi fuggiva da S. Leone». Anche il capogruppo di Forza Italia in Consiglio, Giovanni Civiltà, esprime rammarico per la gestione del ponte di Ferragosto.