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Il sindaco di Sciacca: «Non abbiamo debiti con la Sogeir»

Ma le assemblee sono andate avanti perché i lavoratori devono riscuotere la quattordicesima mensilità, lo stipendio di giugno e adesso anche luglio

SCIACCA. Si complica la vicenda riguardante la raccolta dei rifiuti in città con le assemblee dei lavoratori, durante le ultime due ore del turno di servizio, che riducono l'attività e il sindaco, Fabrizio Di Paola, che protesta e chiede ai sindacati "di non porre in essere qualsivoglia azione di protesta stante che il Comune non ha un centesimo di debito con la Sogeir". Ma le assemblee sono andate avanti perché i lavoratori, anche quelli impegnati in città, devono riscuotere la quattordicesima mensilità, lo stipendio di giugno e adesso anche quello di luglio.

I sindacati, Cgil, Cisl e Uil, sono decisi, a tutela dei lavoratori, a porre in essere queste azioni. Il sindaco protesta perché due ore in meno di servizio rallentano la raccolta anche nelle località balneari, densamente abitate in questi giorni. E, comunque, questo condiziona tutto il servizio giornaliero. A rendere ancora più grave la situazione la pessima abitudine di molti saccensi, mai adeguatamente sanzionata, di conferire i rifiuti ad ogni ora del giorno, spesso anche a metà mattinata, poco dopo lo svuotamento dei cassonetti.

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