FAVARA. Mentre la giunta municipale continua a ritoccare in alto tutte le aliquote dei tributi locali nel tentativo di evitare il dissesto, domani sindaco e assessori approveranno con propria delibera il piano di riequilibrio finanziario da avviare immediatamente dopo all'esame dei revisori dei conti per approdare in consiglio comunale a cui spetta la decisione finale.
Purtroppo i tempi imposti dalla legge sono ristrettissimi in quanto accorda 90 giorni di tempo per elaborare il piano dal momento in cui l'esecutivo ne ha avuto mandato dall'assise cittadina. Se si considera che la luce verde si è accesa il 17 marzo scorso, c'è tempo fino al prossimo 15 giugno per concludere la procedura. "Le scelte da fare erano due - argomenta il sindaco Rosario Manganella - o avviarsi verso il dissesto, con tutte le conseguenze del caso, o tentare di salvare il salvabile spalmando il risanamento dei conti in un lungo spazio temporale, addirittura in dieci anni come prevede la norma". Manganella ammette che lo sforzo fatto per far quadrare i conti è stato immane ben sapendo di sollevare un vespaio di polemiche con il taglio dei servizi e l'aumento delle tasse. U.R.
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