AGRIGENTO. L'alleanza Pd-Ap fa volare Lillo Firetto che ad Agrigento s'impone con circa il 60% dei voti. «Siamo riusciti a sovvertire quella naturale tendenza agrigentina, storicamente pessimista, secondo cui ad Agrigento nulla possa cambiare. Ha vinto invece il progetto civico di persone capaci che hanno voglia di fare, che hanno idee e soluzioni e che lavoreranno anche per quella fetta importante di astensionisti, che non hanno avuto fiducia: siamo convinti che anche gli scontenti cominceranno a ri-amare
Agrigento, come merita». Lo ha detto il neo sindaco di Agrigento Calogero Firetto, candidato di Area Popolare, sostenuto da Pd, Udc, Nuovo Centrodestra e da diverse liste civiche, che viaggia ormai spedito verso il successo al primo turno.
«Con l'aiuto dei cittadini cominceremo da subito ad operare per ripristinare l'ordinario in città, in termini di pulizia, decoro urbano, manutenzione - ha aggiunto Firetto - . Ci concentreremo subito sulla località balneare di San Leone, per la mobilità, l'ordine e la pulizia. Ci metteremo immediatamente al lavoro per costruire i presupposti di programma per i nostri obiettivi a medio e lungo termine. Abbiamo cominciato a realizzare una rivoluzione che è anche culturale e che cammina sulle gambe di persone cariche di volontà e di ottimismo, che sapranno contagiate di quest'aria nuova che tira ad Agrigento».
Firetto ha distanziato Silvio Alessi che si attesta intorno al 14 per cento. Al terzo posto si piazza il candidato a sindaco di Noi con Salvini, Marco Marcolin con il 9%, poi l'esponente movimento Cinque Stelle Emanuele Dalli Cardillo, all'8% circa. Seguono Giuseppe Arnone con il 3%, Andrea Cirino con poco meno del 3% e Giuseppe Di Rosa con il 2%. I dati sono ancora parziali.
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