FAVARA. La giunta Manganella perde un altro pezzo. Dopo poco più di 21 mesi dalla sua nomina, avvenuta nel luglio 2013, si è dimesso dalla carica l'assessore Enzo Agrò a cui era stata assegnata una corposa delega in funzione della sua professione, quella di architetto. Il sindaco Manganella gli aveva, infatti, affidato il piano particolareggiato e le politiche per il centro storico, il Prg, l'edilizia pubblica, i rifiuti, lo sportello unico per le attività produttive, la formazione, la gestione della piscina e del palazzetto dello sport, le politiche comunitarie ed energetiche, i progetti strategici per la città, il turismo, gli scambi internazionali, la comunicazione ed Expo 2015. Nelle dimissioni di Agrò non ci sono rancori politici o personali. Semmai trapela un larvato senso di impotenza di fronte a una macchina comunale che appesantisce tutti i procedimenti facendo venire meno anche le buone intenzioni. «Ho accumulato delle delusioni per quello che si poteva fare e non è stato fatto - dice - ma nel complesso ho maturato un'esperienza che definisco positiva perché mi ha permesso di vedere sotto un'ottica diversa alcuni aspetti che prima davo per scontati».