Agrigento

Venerdì 22 Novembre 2024

Primarie Agrigento, rottura con Alessi
Per il Pd spunta il nome di Capodicasa

AGRIGENTO. Superare le primarie con la proposta alla coalizione di un candidato che possa rappresentare al meglio i democratici e i suoi alleati. Su questa posizione, oggi, il segretario regionale del Pd, Fausto Raciti, ha trovato la convergenza del gruppo dirigente di Agrigento. Alla riunione erano presenti il segretario provinciale Peppe Zambito, il presidente del Pd siciliano, Marco Zambuto, Nelli Scilabra, Epifanio Bellini oltre ai parlamentari regionali e nazionali agrigentini.  E secondo quanto apprende l'ANSA  sarebbe il deputato Angelo Capodicasa il nome autorevole che il  Pd potrebbe proporre alla coalizione di centrosinistra come  candidato a sindaco di Agrigento per superare l'impasse delle  primarie. I democratici hanno scaricato il vincitore ai gazebo,  l'imprenditore Silvio Alessi poichè «non rappresenta il  centrosinistra» ma intendono proseguire con la stessa  coalizione. Capodicasa, agrigentino, è uno dei big del Pd  siciliano, da decenni in prima linea prima col Pci e poi con Pds  e Ds fino all'approdo nel Pd. È stato il primo presidente della  Regione siciliana di sinistra. Il Pd siciliano, inoltre, d'accordo con la direzione nazionale, si è impegnato a lavorare per tenere unita la coalizione che ha intrapreso un percorso politico con i democratici di Agrigento ed è anche disposto a mettere in campo una proposta autorevole per superare la complessa e confusa situazione da cui il Pd vuole immediatamente uscire. Giovedì 2 aprile, inoltre, Raciti parteciperà alla riunione dei direttivi dei circoli di Agrigento per condividere il percorso che si intende portare avanti. In merito alla lettera che Silvio Alessi ha inviato al presidente del consiglio Renzi, il segretario regionale del Pd risponde così: "Non mi pare di aver posto, ieri, il tema del 'per chi abbia votato Alessi nel recente o più remoto passato', né messo in discussione la correttezza formale delle primarie. Non mi occupo di alberi genealogici elettorali, né faccio l'azzeccagarbugli. Ho messo in discussione la capacità di rappresentare una coalizione in cui c'è anche il Pd. Ho posto quindi, da segretario regionale, un problema politico di grande rilevanza". Alessi a Renzi: "I tuoi elettori sono tutti del Pd?" Tutti quelli che ti hanno votato, e che ancora credono in te come segretario di partito e come presidente del Consiglio, erano stati elettori o iscritti del Pd? Ovviamente no". E' un brano della lettera che Silvio Alessi, vincitore domenica scorsa delle primarie di coalizione ad Agrigento, ha spedito al presidente del consiglio Matteo Renzi dopo che i democratici siciliani hanno deciso di scaricare Alessi - sostenuto anche da Fi, che ufficialmente non faceva parte del cartello - e optare per un proprio candidato. "Altrimenti - aggiunge Alessi - il Partito democratico non avrebbe mai potuto raggiungere il 40% e più di consensi alle europee. L'Italia è cambiata, e con essa sono cambiate sia la destra che la sinistra, non più settaria e chiusa in se stessa ma plurale ed aperta verso il centro. Esattamente in questo spirito plurale e inclusivo abbiamo, sul tuo esempio, affrontato le primarie aperte per la scelta del candidato a sindaco di Agrigento". "Ora - conclude - quella coalizione scricchiola, sembra quasi tendere a rompersi. Perché non ha vinto il candidato Pd? Sarebbe abbastanza squallido e poco conducente. Ma tutti gli italiani che hanno aderito al Partito democratico e hanno votato alle primarie per te, avevano prima votato Pd? Certamente no". E allora, cambiamo verso anche ad Agrigento, apriamoci a quella 'rottamazione' e a quella pluralità che potrà portarci a cambiare davvero l'Italia a partire da ogni singola città. Sono pronto alla sfida e resterò candidato a sindaco".

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