AGRIGENTO. Epifanio Bellini, di professione ingegnere, il prossimo 8 maggio compirà 41 anni. Nel 2001 si è laureato. E’ esperto di sistemi informativi territoriali e certificatore energetico abilitato per le regioni Lombardia e Sicilia. È stato presidente di uno dei due circoli cittadini del Partito democratico ad Agrigento. La sua candidatura è stata sollecitata dalla base del Pd. Perché ha deciso di candidarsi? «Perché ho sempre sentito l’esigenza di un impegno nei confronti della collettività, maturando questa disponibilità alla candidatura all’interno della militanza in un partito. Insieme a questo ho sviluppato idee, progetti ed anche una visione sul presente ed il futuro della mia città. Il Partito con me ha pensato che fosse arrivato il momento di metterli alla prova, di offrirli alla comunità agrigentina sperando che essa si riconosca nell’idea di città futura che le proponiamo». Quali sono gli argomenti che intende sviluppare in questa campagna elettorale? «Penso che sia il momento di ritrovare l’unità per Agrigento. Oggi la città ha bisogno di sanare e riunire tutte le contraddizioni fisiche e di categorie che la agitano mettendo a sistema tutte le energie positive e produttive, le forze e le energie che vogliono migliorare sé stessi e il territorio, in modo che si muovano nella stessa direzione. Penso che l’obiettivo dell’unità e della convergenza di obiettivi seppur da posizioni e settori differenti sia la chiave di volta del riscatto sociale ed economico del territorio. Questo in termini generali, nel concreto e solo per citarne alcuni penso di poterli sintetizzare in due filoni principali: vivibilità e costruzione del futuro, interconnessi tra loro, perché una città vivibile è anche una città in grado di trattenere le sue energie migliori».