FAVARA. Mentre in diversi consigli comunali siciliani si sono accese le luci di una ribalta in negativo per via delle spese spropositate a compenso della partecipazione alle commissioni consiliari, a Favara tre componenti dell'aula "Falcone e Borsellino" danno segnali opposti rinunciando al gettone di presenza. Ad onor del vero erano stati preceduti da Mariella Vella, mentre qualche altro consigliere aveva rinunciato a una parte delle sue spettanze. In una nota stampa Pasquale Bottone, Francesco Salemi e Giuseppe Milioti (quest'ultimo ex assessore del "Manganella ter") motivano il gesto con la drammatica situazione economica finanziaria del Comune.
"Dal giorno del nostro insediamento - scrivono -, insieme a tutti gli altri colleghi, abbiamo rinunciato, a differenza delle consiliature precedenti, a tutto ciò che la legge permetteva, come il rimborso delle missioni e i telefonini (nel passato ci sono stati anche i computer portatili, ndr), perché consapevoli delle difficoltà in cui si dibatteva l'ente. Ma tutto ciò non è bastato". Ricordano che le misure correttive votate dal consiglio comunale,su formale sollecitazione della Corte dei Conti, sono state sottovalutate e non applicate dai dirigenti comunali dei quali oggi ne chiedono la testa.
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