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Comunali ad Agrigento: c'è l'accordo tra Pd e Forza Italia ma tutti lo smentiscono

Una coalizione trasversale, ne fa parte anche il Megafono del governatore Rosario Crocetta, che sceglierà il candidato sindaco attraverso le primarie

AGRIGENTO. Una "grosse koalition" sotto lo slogan "Agrigento 2020" formata da Pd, ex autonomisti, ex An e pezzi di Forza Italia per conquistare la città della Valle dei Templi. Una coalizione trasversale, ne fa parte anche il Megafono del governatore Rosario Crocetta, che sceglierà il candidato sindaco attraverso le primarie. Operazione politica mal digerita da gran parte della classe dirigente di Forza Italia, che ha convocato d'urgenza gli organismi di partito, sabato a Palermo, per stabilire alleanze e strategie per le amministrative di primavera. "C'è voglia di "sconfessare" chi ha avallato l'intesa ad Agrigento", sussurrano esponenti forzisti. Il deus ex machina, per conto del centrodestra, della "grosse koalition", è il parlamentare nazionale di Fi, Riccardo Gallo, vice coordinatore forzista in Sicilia, da anni vicino a Berlusconi.

E' stato lui, animatore del movimento civico 'Patto per il territorio', a sancire l'alleanza col Pd e l'area dei moderati che sostiene il governo Crocetta, tra cui il Pdr, il partito di un altro ex big di Fi, Michele Cimino, da tempo transitato nel centrosinistra. "Ogni riferimento a intese col Pd è destituito di fondamento, stop alle polemiche", dice Marco Falcone, capogruppo degli azzurri all'Assemblea siciliana. Imbarazzi anche in casa dei democratici: "Se la notizia fosse confermata, tra Pd e Fi patto della 'Concordia' sarebbe, altro che Nazareno. Posso non concordare all'ombra dei templi?", sbotta in un tweet il deputato regionale del Pd, Fabrizio Ferrandelli. E il segretario siciliano, Fausto Raciti, prova a smorzare: "Nessun accordo con Forza Italia, ad Agrigento c'è una intesa con alcuni movimenti civici tra cui 'Patto per il territorio' che al suo interno ha anche esponenti di Fi, che hanno deciso di aderire al progetto".

Per le primarie quattro i candidati in corsa: l'imprenditore Silvio Alessi, presidente della squadra di calcio dell'Akragas, vicino a Pdr e 'Patto per il territorio'; Peppinello Vita, anche lui imprenditore, fratello di Maria Pia Vita, ex presidente del consiglio comunale, espressione di An; Epifanio Bellini, segretario del circolo 'Berlinguer' del Pd; Piero Marchetta, commercialista ed ex Mpa. Sul fronte opposto Udc e Ncd, insieme sostengono il candidato Lillo Firetto. E Beppe Arnone, presidente del centro Pio La Torre per Renzi incalza: "C'è un tentativo in atto di regalare Agrigento all'Enel, sponsor della squadra dell'Akragas e del progetto del rigassificatore, voluto da Firetto" e annuncia la discesa in campo di un candidato alternativo alle due coalizioni.

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