Agrigento

Venerdì 22 Novembre 2024

Fuoriuscita dall’Ato idrico di Agrigento, primi sì dei consigli

AGRIGENTO. I consigli comunali di Montevago, Sambuca, Canicattì e Ribera giovedì sera sono stati i primi dei 21 comuni "pentiti" ad approvare la delibera di revoca della gestione delle reti idriche esprimendo la volontà di uscire dall'Ato idrico provinciale chiedendone nel contempo la restituzione delle quote sociali. Una deliberazione questa che sta avvenendo in 21 comuni sui 27 la cui rete idrica è gestita da Girgenti Acque. I vari Consigli sono stati chiamati a discutere ed approvare l'atto deliberativo di avvio delle procedure per la gestione diretta del servizio idrico nei quali i sindaci si fanno forte del percorso deliberativo sostenuto da un parere legale. La proposta è finalizzata come atto di indirizzo politico-amministrativo di iniziative per procedere a riacquisire la disponibilità degli impianti idrici e fognanti affidati in concessione d'uso a Girgenti Acque e a provvedere di conseguenza alla gestione diretta del servizio da parte dei comuni interessati. I comuni nel quali si sta procedendo sono Ribera, Sciacca, Calamonaci, Lucca Sicula, Villafranca Sicula, Racalmuto, Casteltermini, Montevago, Realmonte, Grotte, Canicattì, Castrofilippo, Caltabellotta, Sambuca di Sicilia. Le delibere dovranno contenere, a 60 giorni dall'approvazione dell'atto deliberativo, l'avvio delle attività amministrative e/o giudiziarie per consentire la gestione diretta del servizio idrico e fognante da parte degli enti locali, accertare l'illegittimità dell'esistenza del consorzio d'ambito e di richiedere al commissario regionale dell'Ato Idrico della provincia di Agrigento di avviare azione per addivenire allo scioglimento del rapporto con Girgenti Acque per inadempienze contrattuali e irregolarità condivise da numerose amministrazioni comunali. E.G - F.G.R. -  T.C ALTRE NOTIZIE NEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA

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