AGRIGENTO. «Penso che per responsabilità individuali precise, ma anche per responsabilità collettive da cui non ci possiamo chiamare fuori, probabilmente me compreso, Agrigento, oggi, non è quella che dovrebbe essere. Un fallimento collettivo». Lillo Firetto, deputato regionale e sindaco di Porto Empedocle rompe gli indugi e sulla sua pagina personale di facebook conferma la sua intenzione di candidarsi alla guida di Palazzo dei Giganti. «Occorre discontinuità – aggiunge Firetto -. Occorre un impegno corale che spazza via: dietrologie, invidie, veleni, insipienza. Un impegno corale costruttivo, concreto, puntiglioso per cambiare in meglio Agrigento. Renderla più luminosa, attraente. Rispolverando quell'immenso patrimonio di storia e cultura». Ma chi candiderebbe Firetto contrario alle primarie, alle quali ricorreranno, invece, gli schieramenti di centrosinistra e centrodestra? «Io ricevo molte sollecitazioni – spiega Firetto – ma una volta convinto che la mia candidatura sia la cosa giusta da fare non mi sottoporrò a nessun tipo di primarie che sono uno strumento intossicato, come hanno dimostrato le vicende romane e liguri dove il sindaco del Pdl è andato a votare le primarie della sinistra». ALTRE NOTIZIE NEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA