CANICATTI'. Scossone nella giunta comunale guidata da Vincenzo Corbo. Il sindaco della «Città dell'Uva Italia» infatti con data di ieri ha revocato la delega assessoriale a Calogero Capobianco che dalle «amministrative 2011» si occupava di Politiche sociali, Programmazione, Affari generali e Personale. Una «esautorazione» che era nell'aria di diversi mesi e che si pensava dovesse concretizzarsi già lo scorso luglio quando trapelò la notizia circa l'intenzione del sindaco Corbo di privarsi del contributo di Capobianco. Anzi fu lo stesso assessore a smentire risentito chi aveva pubblicato la notizia a suo dire «destituita di ogni fondamento». Di contro però il sindaco Vincenzo Corbo si guardò bene dallo smentire avvalorando così che si trattava di qualcosa di più di una semplice indiscrezione. Adesso è ancora Capobianco a fare le prime dichiarazioni tacciando l'operato del sindaco Corbo come «becera politica frutto di ricatti e compromessi nel tentativo di evitare la mozione di sfiducia che qualche consigliere ha annunciato». Capobianco che non ha avuto peli sulla lingua ha concluso augurandosi che «la legislatura Corbo si concluda al più presto per evitare altri danni alla città». Pur mordendosi la lingua non tarda la risposta del sindaco Corbo. «L'uscita di Capobianco è da ingrato. Lui sa bene i ragionamenti che ci sono stati a monte e da tempo -dice il capo dell'esecutivo- e non può dire che è stato frutto di scelte imposte o affrettate. Gli era stato chiesto una disponibilità che pur ventilata non c'è stata. Non posso che augurargli, comunque, le migliori fortune». La revoca di Capobianco e l'ingresso in giunta di Davide Gentile, 40 anni appena compiuti, di fatto segna un ulteriore passaggio politico com'è richiamato nelle due delibere pronte già ieri mattina molto presto e notificate con comodo ai diretti interessati.