Nella mia scuola, ovvero l’Istituto Comprensivo Andrea Camilleri, plesso «Mendola–Vaccaro» di Favara, spesso facciamo attività didattiche che ci aiutano a comprendere e a sviluppare le nostre conoscenze, facendoci sentire parte di un progetto, quel progetto che si chiama «futuro», o almeno io la penso così, perché è dai banchi di scuola che definiamo chi vogliamo essere nella vita, e queste attività a noi come collettivo fanno solo bene. Queste attività quindi ci aiutano a crescere sia culturalmente che personalmente perché svolgendo e collaborando con compagni riusciamo a lavorare come un gruppo, come una vera e propria piccola comunità; prendo per esempio me: una volta ho svolto assieme ad alcuni compagni di classe un progetto di scienze, dove attraverso una reazione chimica riuscivamo a replicare una vera e propria eruzione vulcanica. Queste attività le ho svolte con compagni che non avevo mai frequentato prima, ma dopo il progetto mi sono fatto dei nuovi amici e penso di aver compiuto un gran lavoro. Quindi ritengo che queste attività laboratoriali ci aiutino a svilupparci e a maturare culturalmente ed essendo molto pratiche, ci permettono di sentirci coinvolti e non esclusi, perché insieme dobbiamo collaborare per far sì che alla fine riesca un bel lavoro; inoltre, sono anche molto divertenti, quindi non ci annoiamo mai e siamo più propensi a imparare e a lavorare. In conclusione penso quindi che la scuola debba sempre proporre questa tipologia di attività perché valorizzano la nostra persona, la nostra identità che nasce dai banchi di scuola, dove impariamo a relazionarci con i nostri coetanei lavorando e collaborando come una piccola comunità. Angelo Sorce II D Plesso Mendola-Vaccaro Camilleri Favara