I giudici della prima sezione del Tar di Palermo, presieduta da Salvatore Veneziano, hanno respinto la richiesta di sospensiva presentata dall’associazione Croat che raggruppa alcuni ambulatori odontoiatrici già contrattualizzati che si opponevano all’accreditamento da parte dell’assessorato alla Salute di altri studi dentistici assegnando un budget di ingresso di 50 mila euro. Contro il decreto dell’assessore Ruggero Razza era stato presentato un ricorso per chiedere prima la sospensione e poi l'annullamento.
I titolari di numerose strutture odontoiatriche nei comuni di Agrigento, Sciacca, Menfi, Calamonaci, Favara, Santa Elisabetta, Aragona, Canicattì e Ravanusa si sono opposti al ricorso assistiti dagli avvocati Giuseppe Impiduglia e Girolamo Rubino. «L'accreditamento di altre strutture è legittimo per cercare di porre fine a una situazione di oligopolio - spiegano i legali - in favore delle strutture a suo tempo contrattualizzate, destinate, quindi, a gestire l’intero fabbisogno all’infinito».
I giudici del Tar hanno respinto la richiesta degli ambulatori accreditati affermando la legittimità della scelta dell’assessorato della Salute di superare il criterio storico, che in passato agevolava le strutture contrattualizzate per prime. Per effetto della decisione non c'è alcun ostacolo per la contrattualizzazione delle nuove strutture odontoiatriche da parte dell’Asp di Agrigento.
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