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Via libera del Tar al metanodotto Porto Empedocle-Agrigento

I giudici della seconda sezione del Tar di Palermo hanno sbloccato l’iter per la realizzazione del metanodotto di Snam Rete Gas Spa «allacciamento terminale gnl Nuove Energie di Porto Empedocle». I giudici amministrativi hanno respinto il ricorso presentato dal Comune di Agrigento contro il decreto dell’assessorato regionale dell’Energia che aveva respinto il ricorso presentato per bloccare l’opera. Secondo l’amministrazione comunale il tracciato del metanodotto, in base al progetto presentato dalla Snam Spa, è destinato ad avere un notevole impatto su un territorio con un considerevole patrimonio storico, artistico e culturale. Il territorio, su cui dovrebbe essere realizzato l’impianto, sarebbe a rischio. Fatto che, secondo il Comune, non è stato adeguatamente considerato, anche a causa di studi non aggiornati e non sufficientemente approfonditi. Nonostante questi aspetti il direttore generale aveva approvato gli atti per realizzare l’opera. Secondo il Comune il progetto che prevede la realizzazione di una conduttura su circa 13 chilometri doveva essere sottoposto alla proceduta di impatto ambientale. La tubazione interrata parte dall’area Asi di Porto Empedocle e arriva al comune di Joppolo Giancaxio attraversando per 8 chilometri il comune di Agrigento. Il progetto è nato nel 2009 quando la Snam ha domandato all’assessorato regionale del Territorio la pronuncia di compatibilità ambientale. La vicenda si è protratta fino ad oggi con l’ennesimo ricorso rigettato. “Il ricorso del Comune - dicono i giudici - non è fondato visto che conto le questioni tecniche sollevate sono state oggetto di specifici approfondimenti nel corso del procedimento, con il richiamo puntuale ai diversi pareri resi in proposito dalle amministrazioni competenti per materia. Ci sono stati pareri positivi sull’opera da parte della Soprintendenza e del Genio Civile».

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