È insostenibile il dimezzamento dei posti a sedere sui treni Palermo-Agrigento. A dirlo il Comitato Pendolari Palermo-Agrigento in una lettera inviata all'Assessore regionale dei trasporti Marco Falcone e al dirigente generale del dipartimento regionale Infrastrutture, Fulvio Bellomo.
"In riferimento all'ultima ordinanza sul trasporto pubblico della Regione Siciliana (n.51 del 24/10/2020 - art. 1), a bordo dei treni regionali è consentita l'occupazione del 50% dei posti a sedere e 50% in piedi. Tralasciando che in tutta Italia (dove oltre ai treni hanno anche le autostrade per spostarsi in sicurezza) è all'80%, come mai in Sicilia non si è previsto l'occupazione dei soli posti a sedere?", chiede la presidente del Comitato, Tania Di Marco
"Trenitalia ha di nuovo rimesso gli adesivi per il distanziamento a bordo così come da voi deciso, ma seriamente pensate che sia possibile viaggiare in piedi per un'ora (e anche più) dentro un cerchio attaccato a terra magari anche dovendo tenere una borsa o uno zaino (di prima mattina presto o dopo una giornata di lavoro)? Che non mi si risponda - prosegue - che ci sono meno viaggiatori per via delle scuole di 2° grado chiuse, perché altrimenti diventa evidente che non prendete un treno da tanto tempo e vi invito a farlo".
"Solo in Sicilia succede questo, nel resto d'Italia sono tutti seduti e questo facilita anche il controllo dei viaggiatori, sia numericamente sia che rispettino l'obbligo di indossare la mascherina. Altra precisazione: con viaggiatori in piedi, il capotreno come passa da un vagone all'altro mantenendo la distanza -aggiunge -? I pendolari che alle varie stazioni devono scendere, come mantengono la distanza se davanti a sé non deve scendere nessuno?"
"La vostra soluzione del 50% ha già poco senso, con il metodo dei posti in piedi rendete nullo questo dimezzamento", conclude.
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