«Giù le mani dalle stabilizzazioni dei precari dell’Asp di Agrigento». A due giorni dall’annuncio da parte dell’Asp degli storici provvedimenti necessari per la fuoriuscita del personale dall’empasse del precariato, la Cisl Fp - attraverso la segretaria generale delle province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna: Floriana Russo Introito e il responsabile del dipartimento Sanità pubblica e privata Giovanni Farruggia – interviene affinché «questo importante risultato non si trasformi in merce da campagna elettorale».
«Le operazioni – dicono i sindacalisti – giungono al termine di un lungo impegno di confronti tra il direttore generale Alessandro Mazzara, il dirigente Risorse umane Beatrice Salvago e tutte le sigle sindacali firmanti il Ccnl del comparto Sanità. Non comprendiamo quindi quale dovrebbe essere stato il presunto impegno della politica agrigentina che anzi non ha contribuito, per quanto di propria competenza, al raggiungimento di questo risultato storico che darà finalmente sicurezza e stabilità a 130 lavoratori dopo anni di precariato».
Ad essere stabilizzati saranno, alla fine, una unità di categoria B, novantacinque unità di categoria C e dieci unità di categoria D. In piena emergenza epidemiologica, in un periodo caratterizzato da preoccupazioni generalizzate per la salute collettiva ma anche da incertezze sotto il profilo materiale ed economico, l’Asp è riuscita a siglare la svolta per tanti lavoratori precari e per le loro famiglie. Le deliberazioni, in corso di pubblicazione, riguarderanno la stabilizzazione del personale contrattista in servizio nell’azienda e l’attuazione della procedura per il superamento del precariato nelle pubbliche amministrazioni in attuazione di quanto previsto dalla “legge Madia”.
L'articolo completo sull'edizione del Giornale di Sicilia in edicola
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia