Una prima intesa è stata raggiunta alla Regione su un piano per aiutare le aziende colpite dalla crisi dovuta all'emergenza Coronavirus, ma gli imprenditori locali chiedono interventi più incisivi per un territorio che era già in difficoltà, in coda alle classifiche e dove le attività produttive rischiano di collassare: dall'artigianato bloccato alle piccole e medie imprese in bilico passando per il commercio o il turismo in ginocchio anche dopo l'annullamento di grandi eventi come la Sagra del Mandorlo in Fiore.
«La Regione con la sua giunta di governo guidata dal presidente Nello Musumeci, visto l'annunciato sblocco dei limiti del patto di stabilità, proponga un piano di investimento diretto capace di iniettare liquidità nelle imprese e che possa essere promotrice della stessa azione presso le amministrazioni locali». Lo chiede a gran voce Conflavoro Pmi con il coordinatore provinciale Giuseppe Pullara, che è anche vicepresidente nazionale dell'associazione guidata da Roberto Capobianco.
«Così facendo si potrà dare ossigeno alle aziende e migliorare le infrastrutture locali. Si dovrà in particolar modo - sottolinea il dirigente - guardare ad un rilancio dell'immagine turistica del nostro amato territorio, parimenti, far sì che i vari bandi futuri possano essere legittimamente calibrati sulle potenzialità anche delle piccole e medie imprese». Alla luce delle difficoltà del sistema sanitario locale a fronteggiare l'emergenza Giuseppe Pullara chiede di «Rivedere l'intero sistema sanitario investendo sulle strutture, sugli studi e sulle professionalità locali per essere sempre pronti a fronteggiare e vincere subito emergenze simili a quella che oggi stiamo vivendo».
L'articolo nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia
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