Ad Agrigento, ma soprattutto nella sua provincia, i progetti più immediati che ruotano attorno ai siti archeologici riguardano la manutenzione, l'illuminazione, la cartellonistica e i servizi igienici. Come dire: finora i visitatori che, bontà loro, hanno voluto addentrarsi tra i beni culturali di quella parte di Sicilia baciata dal passato, lo hanno fatto al buio, sfidando la mancanza di segnaletica e, magari, trattenendo la pipì.
Cioè in assenza (o quasi) dell'abbecedario che serve per rendere una visita piacevole. Comunque, poiché la vita insegna che a ogni male c'è un rimedio, la Regione siciliana, matrona nota per quel suo incedere lento, si prepara per tentare di evitare che, anche nella prossima stagione estiva, affrontare certi tour, a 40 gradi, diventi un'esperienza più simile a un safari che a un momento culturale.
Dice Roberto Sciarratta, direttore del Parco archeologico e paesaggistico Valle dei Templi: «In passato abbiamo potuto contare su finanziamenti europei, non abbiamo problemi a redigere i progetti ma al momento ci autofinanziamo con fondi del Parco. Una variazione di bilancio dello scorso dicembre ci ha permesso di mandare avanti progetti che non riguardano solo la Valle, perché il Parco ingloba l'intero patrimonio archeologico della provincia agrigentina».
L'articolo nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia
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