«Potrà aprire una nuova fase del turismo agrigentino, con importanti e positive ripercussioni sul sistema socio-economico dell'Agrigentino». La Uil di Agrigento, con il suo segretario generale Gero Acquisto, parlando della richiesta delle due compagnie Msc e Costa Crociere, guarda con fiducia al futuro. Le due compagnie hanno chiesto la concessione demaniale sulla banchina Todaro di Porto Empedocle. Un'istanza che, appunto, non potrà che determinare una vera e propria inversione di tendenza per il settore turistico non solo di Porto Empedocle, ma dell'intero Agrigentino. «Già da diversi anni avevamo lanciato la proposta, alle varie istituzioni, di aprire il porto empedoclino alle navi da crociera perché i dati parlano chiaro: dove approdano queste case di acciaio galleggianti, il sistema economico si impenna - hanno spiegato, ieri, dalla Uil - . Tra l'altro, negli ultimi dieci anni, i passeggeri sono aumentati del 240 per cento e, sempre più giovani, non più soltanto coppie navigate, scelgono per la loro vacanza una crociera. Solo quest'anno, l'aumento è già stato del 9 per cento di età compresa tra i 20 e i 35 anni. Adesso che le due grosse compagnie intendono investire nel nostro territorio bisogna fare in fretta, la nostra speranza è che il nulla osta della concessione demaniale possa essere rilasciato in tempi rapidi - auspicano dalla sigla sindacale - . Si creerebbero, diversi nuovi posti di lavoro con l'indotto visto che il terminal a cui hanno pensato le società comprenderà l'accoglienza, ricezione e movimentazione dei crocieristi e dei mezzi in transito; la movimentazione e il controllo dei bagagli, provviste e merci necessarie all'attività delle navi da crociera; l'attività di safety e security, nonché vigilanza all'interno delle aree e delle strutture in concessione; la manutenzione, pulizia e servizi accessori; servizi bar, ristorazione e negozi; parking; servizio informazioni; organizzazione di attività ludiche e culturali, convegni e manifestazioni». L'articolo completo nell'edizione di Agrigento, Caltanissetta ed Enna del Giornale di Sicilia di oggi.