Decreto ingiuntivo da 660 mila euro per l'Asp di Agrigento. A «minare» le casse dell'azienda sanitaria è il Comune di Raffadali che ha chiesto ed ottenuto dal Tribunale di Agrigento, tramite il giudice Rossana Musumeci, l'emissione dell'atto di precetto quale quota sanitaria per il ricovero di disabili psichici nelle comunità alloggio. L'integrazione socio-sanitaria «è pensata come la necessità di un coordinamento tra servizi sociali e sanitari pubblici o al massimo in convenzione con il pubblico, e quindi può essere ricondotta al buon funzionamento dei servizi da un punto di vista tecnico e organizzativo». Le norme nazionali e regionali vigenti sull'integrazione sanitaria prevedono che, per i ricoveri di disabili psichici e anziani non autosufficienti, la retta da pagare sia ripartita tra i Comuni che sono onerati della parte sociale e l'Azienda sanitaria su cui grava la quota sanitaria. Il Comune di Raffadali ha intimato all'Azienda sanitaria di pagare quanto dovuto ma senza riscontro. L'articolo completo nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia di oggi.