Resta lo stato di agitazione, con l’effettuazione dei servizi di raccolta a rischio, proclamato dal personale del «cantiere Canicattì» che così intende protestare contro il mancato pagamento degli stipendi da ottobre ad oggi.
La situazione è esplosa dopo che due settimane fa l’incontro con i rappresentanti delle ditte Iseda-Ecoin-Sea che gestiscono il servizio era saltato ed era trapelata la notizia che non avrebbero anticipato i soldi degli stipendi mancando il pagamento delle fatture maturate da parte del comune di Canicattì.
Otto giorni fa la situazione sembrava essere notevolmente migliorata ma contrariamente alle dichiarazioni dell’assessore comunale all’Igiene ambientale Roberto Vella ancora ieri non avevano ricevuto l’accredito dello stipendio tanto che ieri mattina sono tornati a riunirsi per due ore in assemblea.
L'articolo nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia