
C'è un divario abissale tra la Tari pagata dai commercianti agrigentini che lavorano nel centro di Agrigento e quelli che lavorano in provincia. Una differenza del 44% che ha causato dunque la protesta dei lavoratori, stanchi di essere tartassati. La denuncia è stata fatta da Confcommercio Agrigento.
" Scorrendo le cifre - ha detto ieri, Francesco Picarella di Confcommercio -viene messo in evidenza come le categorie più pesantemente tartassate siano quelle dei ristoratori, bar, negozi di alimentari, pescherie, fruttivendoli e autofficine, con differenze considerevoli rispetto ad altre città siciliane, addirittura di oltre le tre cifre percentuali rispetto alla media nazionale. Non è solo il peso fiscale è eccessivo e mortifica ulteriormente l’imprenditoria agrigentina ma anche e soprattutto i falsi proclami e le discutibili dichiarazioni".
L’articolo completo nell’edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia.

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