AGRIGENTO. Franco Colletti è il coordinatore della Camera del Lavoro di Sciacca che avrà competenza su ben 12 comuni. Una dimensione sovracomunale quella che è stata decisa dalla Cgil e al «battesimo» hanno partecipato alcuni tra i dirigenti provinciali e regionali del sindacato tra i quali il segretario provinciale, Massimo Raso. Franco Colletti annuncia una lotta senza quartiere al caporalato e, più in generale, all’impiego di manodopera irregolare, collegandosi anche a un filone d’indagine che, ormai, i carabinieri stanno seguendo e con i primi risultati che cominciano ad arrivare in particolare nel riberese. «Ogni anno, nella nostra provincia, ruotano circa un migliaio di irregolari impiegati in agricoltura, comprendendo non soltanto gli extracomunitari – dice Colletti - senza permesso di soggiorno, ma anche stranieri provenienti in particolare dalla Romania. Abbiamo assistito a scene da terzo mondo in particolare a Caltabellotta – aggiunge – nel periodo della raccolta delle olive con una tendopoli sorta nella periferia. Gente che ha realizzato delle capanne e poi, nella piazza Alcide De Gasperi, c’era un cumulo di immondizia che è stata abbandonata. Al di là del singolo episodio che testimonia la gravità della situazione – aggiunge Colletti – c’è da affrontare il problema nella sua complessità e noi puntiamo a protocolli d’intesa con la Prefettura, ma anche con i comuni»