AGRIGENTO. Si apre uno spiraglio di salvezza per l’università di Agrigento, da dicembre guidata dall’economista Pietro Busetta. Ad annunciarlo è il vicepresidente del Cua, Giovanni Di Maida, che dichiara raggiunto l’accordo per far rimanere nella città dei templi il corso di laurea magistrale in Archeologia, sbocco consigliato per coloro che intraprendono il corso di Architettura che da due anni si trova invece soltanto nell’università centrale di Palermo. La decisione è stata presa in extremis: da tempo infatti si pensava ad un possibile accentramento anche del corso magistrale in Archeologia, decisione che aveva fatto discutere non poco in una città che ha al proprio interno la Valle dei templi, il sito archeologico più grande al mondo, dove oggi sono attive invece convenzioni con altre università che sfruttano le nuove scoperte, come il teatro ellenistico o il quartiere romano, per far mettere in pratica ai propri studenti le nozioni imparate tra i banchi degli atenei.