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Diga di Ribera, un convegno per indicare il futuro

RIBERA. La diga Castello si avvia a superare i 9 milioni di metri cubi di acqua invasata, le organizzazioni professionali agricole indicano in almeno tre, ma con probabile obiettivo quattro le irrigazioni che si potranno effettuare nel comprensorio riberese, ma nel centro crispino si esaminano anche altri dati, quelli che parlano di un calo delle piogge, negli ultimi anni, con una riduzione da 680 a 440 millimetri all’anno. Dati e riflessioni che saranno al centro di un convegno, organizzato dall’associazione «Per Ribera» e da un gruppo di agricoltori e proprietari di aranceti, in programma martedì 27 febbraio, alle ore 18, nella sala convegni del Comune.

C’è molta attesa per l’intervento di Emanuele Siragusa, ex presidente dei geologi siciliani, che ha effettuato uno studio sui possibili interventi da effettuare. «Allo stato, le nostre strutture irrigue sono poche, poco capienti ed oramai molto vecchie ed obsolete – dice Siragusa - con canalizzazioni che hanno più di 30 anni con perdite di acqua che raggiungono il 60 per cento. In queste situazioni è molto difficile fare agricoltura intensiva. Eppure, da noi ci sono molti giovani, anche laureati, che fanno a tempo pieno gli imprenditori agricoli. Di sicuro, ne avremmo un numero ancor più elevato con una maggiore disponibilità di acqua da impiegare per culture innovative e sofisticate».

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