PORTO EMPEDOCLE. «Il governo regionale assuma iniziative per agevolare la riconversione industriale delle ex cementerie di Porto Empedocle. Vanno valutate, con attenzione, le possibilità di investimento per fare in modo che l'opificio venga gestito in maniera produttiva anche al fine di scongiurare l'interruzione di reddito per le famiglie dei lavoratori».
È con queste parole che il deputato e portavoce di Sicilia Futura, Michele Cimino, che è stato primo firmatario di un'interrogazione parlamentare all'Ars sull'ex Italcementi di Porto Empedocle, si è appellato al presidente della Regione Rosario Crocetta. Il governatore è stato inviato a riferire al parlamento regionale «sulla situazione effettiva dell'Italcementi rispetto anche a progetti di bonifica che dovrebbero vedere impiegati i lavoratori che sinora hanno fruito degli ammortizzatori sociali».
Dopo il consiglio comunale straordinario, dedicato proprio alla vertenza Italcementi, il sindaco di Porto Empedocle Ida Carmina non molla la presa: «L'accordo con il colosso mondiale tedesco in merito ai lavoratori è stato raggiunto grazie alla mia intermediazione - ha spiegato l'amministratore empedoclino - . Un primo incontro ci fu dal prefetto. Dal primo gennaio di quest'anno, i lavoratori non potevano pretendere più niente. Adesso, invece, il colosso si è impegnato alla loro ricollocazione. E speriamo che davvero sollecitino le imprese dell'indotto ad assumere questo personale in via prioritaria. I circa 25 lavoratori hanno, intanto, recuperato speranza. Certo continueremo anche a cercare di sensibilizzare affinché si possa arrivare alla bonifica».
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