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A Licata ora scoppia la «guerra» dell'acqua

LICATA. Il consorzio Cora si è aggiudicato la gara bandita dal Comune di Licata per affidare la gestione dell' impianto di affinamento delle acque reflue provenienti dal depuratore di contrada Ripellino. Il consorzio potrà utilizzare le acque reflue che, dopo essere state trattate adeguatamente, serviranno per irrigare i campi. Il Comune aveva posto come base di gara la cifra di 14.000 euro. Per partecipare bisognava presentare un' offerta al rialzo.

Solo il consorzio Cora ha depositato la busta per partecipare alla gara, offrendo 16.000 euro. Si è, perciò, aggiudicata l' appalto che prevede la gestione delle acque reflue del depuratore per i prossimi 9 anni al prezzo, appunto, di 16.000 euro all' anno. A presiedere la commissione di gara è stato Pietro Carmina, dirigente del dipartimento Affari Generali del Comune. Ma sulla questione sono intervenuti Maria Grazia Cimino e Tony Licata, rispettivamente presidente e responsabile dell' ambiente di Cittadinanzattiva, che contestano i criteri con i quali è stato affidato l' appalto.

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