AGRIGENTO. Era il 22 luglio dello scorso anno, quando per 17 operatori ecologici impiegati nelle ditte del raggruppamento temporaneo di imprese in servizio di Agrigento, cominciò un lungo calvario fatto di licenziamenti, proteste, sit - in, tavoli tecnici e speranze molte volte disilluse.
La loro esclusione fu la conseguenza dei tagli economici previsti dal nuovo bando di gara predisposto dalla precedente amministrazione comunale che ha portato al mantenimento in servizio di sole 122 persone a fronte dei 139 precedenti. Il loro numero scese poi a 13 perché quattro di loro vennero riassorbiti dalle stesse aziende e impiegati in altri servizi.
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