SCIACCA. Vendere il vecchio ospedale di Sciacca nell'ambito di una procedura di alienazione con l'Agenzia del Demanio e ricavare circa otto milioni di euro da reinvestire nei servizi sanitari. E' questo l'obiettivo dell'Azienda sanitaria provinciale di Agrigento che figura nell'elenco delle amministrazioni più attive sul panorama nazionale fra quelle che, nell'ambito dell'operazione "proposta immobili 2015" lanciata dal Dipartimento del tesoro del Ministero dell'economia e delle finanze, hanno avviato azioni finalizzate alla valorizzazione ed alienazione di immobili con lo scopo di generare risorse economiche da utilizzare per investimenti e riduzione dei costi.
Lo ha reso noto la direzione regionale Sicilia dell'Agenzia del Demanio con una nota diretta alla direzione generale Asp nella quale si fa uno specifico riferimento alle scelte operate per la ridestinazione dello stabile sito in via Figuli a Sciacca, presso cui era ubicata la vecchia sede ospedaliera, chiuso ormai da una decina d'anni. Negli anni passati il Comune aveva verificato la possibilità di acquistare l'immobile per abbatterlo e realizzare un grande parcheggio, ma il costo dell'operazione ha sempre scoraggiato le varie amministrazioni. Oltre a quest'immobile, inserito nel programma di alienazione del Demanio, diversi beni sono al centro del piano di valorizzazione che da qualche anno l'Asp ha avviato sul proprio patrimonio dietro autorizzazione della Regione siciliana. L'azienda dispone di svariati stabili e terreni sparsi su tutto il territorio nazionale che, in buona parte, sono il frutto di passati lasciti o donazioni.
Si tratta dei cosiddetti "beni non disponibili" cioè di quel patrimonio non utilizzabile a fini sanitari che, in molti casi, non è renumerativo per l'Asp o, addirittura, rappresenta un peso economico. Fra i beni che sono già stati venduti, con procedure ad evidenza pubblica, i fondi del cosiddetto "Feudo di Roccamena", il cui ricavato ammonta a circa settecentomila euro, ed alcuni locali siti in via San Vincenzo, ad Agrigento, per un importo di poco superiore ai duecentomila euro. Sono in definizione gli iter di dismissione relativi ad alcuni appartamenti a Roma, a Palermo e ad Alessandria per i quali sono pervenute offerte per una somma complessiva di circa due milioni di euro. Nel pomeriggio di oggi, intanto, il direttore generale dell'Asp, Salvatore Lucio Ficarra, sarà al Giovanni Paolo II per visitare i locali destinati al Servizio veterinario e per partecipare al precetto pasquale con la santa messa che sarà celebrata dall'Arcivescovo di Agrigento, monsignor Francesco Montenegro.
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