LICATA. A Licata parte la class action contro le cosiddette “cartelle pazze”. L’iniziativa è di Antonino Amato, ex sindaco della città, che guida l’associazione Anteas, del cui direttivo fanno parte Giuseppe Capritta, Alberto Caffarello, Angelo Balistreri, Benedetto Cosenza, Enzo Puleri, Salvatore Napoli, Angelo Amato, Antonio Napoli, Giuseppe Cellura, Mirko Amato. “Ci chiediamo – scrive Antonino Amato in una nota diffusa ieri – cosa sta accadendo ai cittadini licatesi con la società di riscossione Engineering Tributi S.p.A, con il totale silenzio del Comune di Licata, silenzio a dir poco scioccante che ci fa molto riflettere“. “Dopo ampia discussione abbiamo ribadito l'illegittimità – aggiunge Anteas - delle deliberazioni con cui sono state approvate le tariffe dei rifiuti soliti urbani (delibera n°106 del 29/06/2009 per l'anno 2009, delibera della Giunta Comunale n° 43 del 28/04/2010 per l'anno 2010, la Delibera Sindacale n°31 del 30/06/2011 per l'anno 2011, la Delibera Sindacale n°21 dell' 08/06/2012 per l'anno 2012, la Delibera Sindacale n°83 del 29/11/2013 per l'anno 2013). Abbiamo stabilito tre azioni: invitare i contribuenti che non hanno pagato la Tarsu a non pagare e presentare ricorso contro le richieste di pagamento.