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Agrigento, finanziato ma bloccato il progetto per il depuratore

AGRIGENTO. «Il depuratore del Villaggio Mosè, è n campione assoluto di inefficienza dimostrato dalle analisi dell’Arpa che hanno riscontrato che il refluo in entrata risulta meno inquinato di quello in uscita. Tutto questo, ha prodotto la revoca dell’autorizzazione allo scarico». Lo denuncia il presidente dell’associazione ambientalista Mareamico, Claudio Lombardo che ha realizzato e diffuso un video dove vengono evidenziate tutte le criticità dell’impianto.

«Questo depuratore - spiega Lombardo - costruito per depurare 4 litri al secondo di fogna ne riceve circa 40, poiché nel tempo il quartiere di pertinenza è cresciuto a dismisura. Il 90 per cento di queste acque nere che arrivano all’impianto vengono quindi bypassate e finiscono in un vallone, inquinando il sottosuolo e ammorbando l’aria in zona. Ma non è finita: queste acque luride, lungo il tragitto vengono intercettate dagli agricoltori ed utilizzate per innaffiare orti e giardini, prima di arrivare al mare e completare l’iter distruttivo per l’ambiente». Un quadro niente affatto confortante per un territorio già interessato da problemi fognari in buona parte della zona a sud verso le fasce costiere. Anche il Comune dice la sua e chiede alla regione di procedere urgentemente con l'istruttoria del depuratore del Villaggio Mosè.

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