FAVARA. La ditta non viene pagata e minaccia di bloccare i lavori preoccupando chi gestisce esercizi commerciali in piazza Garibaldi per tutta la stagione estiva ostaggio di mezzi meccanici, transenne, polvere. La causa di tutto ciò il tiramolla sul conto consuntivo, portato in consiglio e poi bocciato per essere nuovamente inserito all’ordine del giorno nel disperato tentativo di approvarlo e salvare lo scranno. Al rendiconto di gestione è, infatti, legato il riaccertamento straordinario dei residui, imposto da una norma entrata in vigore in Sicilia recentemente.
Entrambi gli atti devono essere adottati contestualmente, il primo dal consiglio, il secondo dalla giunta municipale. Senza il riaccertamento dei residui non possono essere effettuati pagamenti a tutto danno di chi vanta crediti nei confronti del Comune. Nel balletto delle polemiche e delle contraddizioni che hanno caratterizzato tutte le adunanze consiliari dell’ultimo periodo, a pagare il prezzo più alto sono pertanto l’impresa, che non riceve quanto maturato, gli abitanti di piazza Garibaldi, ai quali era stato promesso che entro ottobre i lavori si sarebbero ultimati, e i commercianti che hanno visto dimezzati i loro affari in quanto da giugno non si trova più un posteggio essendo stata tutta l’area transennata.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia