FAVARA. A fronte di un servizio che costa tanto, poco oltre 5 milioni e 600 mila euro all’anno, nessuno è contento di come procede la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Insomma, il paese rimane sporco e ciò, oltre a non soddisfare chi lo finanzia (i cittadini), fa andare su tutte le furie i consiglieri che venerdì sera, nel corso dell’assise in cui si sarebbe dovuto approvare il piano economico finanziario del servizio di nettezza urbana per l’anno 2015, hanno fatto accendere la luce rossa sul punto posto all’ordine del giorno chiedendo, in primis, una dettagliata relazione sulle spese non essendoci un congruo rapporto tra quanto si dà alle ditte che gestiscono l’appalto e quanto si riceve in termini di servizi. Dopo una lunga teoria di interventi, su proposta del consigliere Gaetano Airò si è deciso di rinviare al 15 settembre. «In questo lasso di tempo – dice il sindaco Manganella – proveremo a capire le dinamiche di un servizio da tutti ritenuto scadente».