LICATA. Chi, ogni giorno, percorrere la vecchia strada Sant’Oliva per raggiungere Licata, da Canicattì, Campobello di Licata e Ravanusa, rimane affascinato dal paesaggio, tipicamente siciliano (dell’entroterra), bellissimo. Però impreca quando pensa che fino allo scorso anno impiegava meno di dieci minuti per percorrere il tragitto (anche in senso inverso), grazie allo scorrimento veloce Torrente Braemi, ora ci vuole almeno mezz’ora.
Dal 7 luglio del 2014, come è noto, a causa del crollo del viadotto Petrulla, la 626 in quel tratto è chiusa, così raggiungere l’entroterra agrigentino e nisseno, partendo da Licata, diventa un’impresa. Ora però, finalmente, iniziano i lavori di rifacimento del viadotto Petrulla che, non appena ultimati, consentiranno di riaprire la 626 e regaleranno un sorriso a tutti quei pendolari che ogni giorno (pur apprezzando il paesaggio) percorrono la strada di Sant’Oliva. Stamani, salvo imprevisti dell’ultimora, tecnici ed operai dell’impresa che si è aggiudicata la gara bandita dall’Anas apriranno il cantiere di Petrulla.
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