AGRIGENTO. Quattro litri di latte al giorno anziché uno e la possibilità di sviluppare allevamenti di pecore redditizi per l’intera Sicilia. Quello recentemente avviato a San Biagio Platani, in provincia di Agrigento, è un progetto sperimentale su cui Gerlando D’Agostino, imprenditore locale che da circa 23 anni si occupa della produzione di prodotti caseari di origine ovina, ha investito tutto.
L’avventura è iniziata solo qualche mese addietro, quando D’Agostino, dopo una traferta commerciale in Francia, ha deciso di importare 20 capi di pecora Assaf, un particolare ma poco conosciuto incrocio realizzato in Israele fra la mediorientale Awassi e la Frisona tedesca.
«Durante la trasferta francese – spiega D'Agostino – ci è stato spiegato che questo tipo di pecora Assaf, è un animale che promette di dare latte tutto l'anno in una quantità tre volte superiore alle nostre. Niente concorrenza con gli ovini autoctoni comunque, ma solo una integrazione per compensare quei periodi, estate e autunno, in cui l’animale nostrano non produce latte».
E i numeri che la pecora Assaf promette, sembrano eccezionali.
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