PORTO EMPEDOCLE. C'è crisi di liquidità di cassa ma ancora è presto per pensare alla procedura per il dissesto finanziario. Di certo c'è che Porto Empedocle non è "l'isola felice" dipinta fino a qualche mese dal sindaco Lillo Firetto ("il Comune con tasse più basse in provincia di Agrigento"), quando qualcosa comunque si è potuto fare anche grazie alle misure di compensazione del rigassificatore dell'Enel.
Vengono adesso al pettine i nodi delle casse comunali a secco che provocheranno con molta probabilità già questo mese il ritardo dei pagamenti degli stipendi dei dipendenti comunali e dei contrattisti. Una situazione già denunciata dalle opposizioni in sede di approvazione di bilancio. Si prevede ora un'operazione di spending review e molto probabilmente anche l'aumento delle aliquote Irpef, Imu e Tasi. «C'è crisi di liquidità di cassa - ha spiegato il commissario straordinario del Comune di Porto Empedocle Antonina Bonsignore - perché ancora non riceviamo i crediti che dobbiamo ricevere, sempre più ridotti i trasferimenti da parte di Stato e Regione".
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