AGRIGENTO. Scongiurato, almeno per il momento, il rischio di dissesto economico, per i lavoratori dell’ex provincia regionale di Agrigento, permane lo stato di agitazione e continuano le iniziative per sollecitare il governo regionale ad uscire dall’empasse in qui la legge di riforma è stata lasciata ormai da quasi due anni.
Ieri mattina, si è svolto il sit in unitario di lavoratori a tempo indeterminato e precari che davanti la sede della Prefettura e del Libero Consorzio mentre analoghe iniziative si sono tenute negli altri capoluoghi di provincia della Sicilia. «L'azione sindacale e di protesta - hanno ribadito i rappresentanti dei lavoratori - vuole servire a sensibilizzare gli organi periferici del Governo Nazionale e l'opinione pubblica sull'assurda situazione finanziaria in cui si trovano le ex province che devono assicurare per legge i servizi ai cittadini in settori strategici come la viabilità, l'istruzione secondaria e l'edilizia scolastica, la tutela dell'ambiente, i servizi ai portatori di handicap e il turismo senza avere sufficienti risorse di bilancio. Inoltre si profila nei prossimi mesi anche il mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti».
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