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Consiglio di Canicatti, aumento indennità illegittimo

Un dirigente comunale e 13 consiglieri in carica nel 2003 sono finiti nel mirino della Procura contabile palermitana

AGRIGENTO. Un dirigente comunale e 13 consiglieri in carica nel 2003 sono finiti nel mirino della Procura della Corte dei Conti per la Regione Sicilia che ha di recente avviato una nuova inchiesta per danno erariale che si sarebbe consumato nella gestione del Comune di Canicattì. La causa di questo danno sarebbe riconducibile all'ingiustificato incremento esponenziale del gettone di presenza fissato da un Decreto Presidenziale dell'ottobre 2001 in 30,99 euro e portato nell'ottobre 2003 a 100 euro per seduta con un incremento di circa il 200 per cento.

La normativa di quegli anni prevedeva si un aumento ma contenuto tra il 2 ed il 5 per cento che nella migliore delle ipotesi avrebbe portato il gettone al massimo a 43,47 euro per seduta di consiglio comunale o commissione consiliare permanente. Durante i lavori invece la proposta del dirigente Affari Generali-segretario comunale Eugenio Alessi che indicava la soglia massima di 43,47 euro registrò una controproposta, condivisa poi dalla maggioranza dei presenti, di portare il singolo gettone di presenza a 100 euro.

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