SAMBUCA. «La cultura del vino nelle antiche frontiere mediterranee» è il tema del convegno in programma oggi a Sambuca di Sicilia, nell'ambito del Progetto Magon tra la Sicilia e la Tunisia. Un evento culturale nel territorio sud-occidentale dell'Isola dove si è sperimentato il forte processo di innovazione della vitivinicoltura siciliana che produce oltre il 50% del vino siciliano che viene esportato nel mondo, con l'obiettivo di recuperare il legame con la storia millenaria di Selinunte. Il convegno si svolgerà oggi nel corso di tutta la giornata a Palazzo Panitteri, che ospita il Museo archeologico e la Mostra «Il Salinas a Sambuca» con testimonianze di ceramica greca e raffigurazioni di Demetra e Dioniso dell'antica colonia selinuntina di Monte Adranone. Il progetto Magon -«Le chemin de la vigne mèditerranèen sur le traces de Magon entre la Sicile et la Tunisie»- cofinanziato nell'ambito del programma di cooperazione Italia-Tunisia, prevede la realizzazione di un circuito turistico-culturale transfrontaliero basato sulla valorizzazione combinata del patrimonio archeologico, della cultura del vino e delle tradizioni enogastronomiche mediterranee. Il circuito turistico culturale «Iter Vitis - Magon», promosso dall'Associazione Strada del Vino Terre Sicane e dalla Chambre des producteurs des vins« della Tunisia, promuoverà il territorio vitivinicolo dell'antica Chora di Selinunte e, insieme, il territorio tra Cartagine a Kerkouane (siti archeologici riconosciuti dall'Unesco come patrimonio dell'umanità). Ai lavori, che saranno aperti dal sindaco di Sambuca Leo Ciaccio, parteciperanno studiosi, archeologi e viticultori di Italia e Tunisia. Presenti, tra gli altri, l'assessore regionale ai beni culturali Antonio Purpura, la soprintendente di Agrigento Caterina Greco, il responsabile unico del Cluster BioMediterraneo Expo 2015 Dario Cartabellotta, la parlamentare del Pd Geo Schirò.