FAVARA. Mentre fuori dal Municipio i netturbini protestano per il pagamento dello stipendio di gennaio con la minaccia di incrociare le braccia a cominciare da oggi se non riceveranno assicurazioni, al secondo piano del Palazzo di città, il sindaco, il presidente del consiglio, i capigruppo consiliari, i funzionari e i revisori dei conti sono riuniti per cercare di trovare le soluzioni per evitare il dissesto finanziario visto che le entrate non coprono più le uscite con pesanti disavanzi di amministrazione che si sono accumulati negli anni e con debiti milionari che continuano ad emergere senza sapere come poterli fronteggiare. Il vertice di ieri mattina è stato sollecitato dal presidente del consiglio, Leonardo Pitruzzella, dopo avere ricevuto il report trimestrale sulla situazione finanziaria dell'ente da parte della dirigente dell'ufficio di Ragioneria, Carmelina Russello. I robusti tagli nei trasferimenti statali e regionali a cui si aggiunge il minore gettito dei tributi locali, dovuto anche al fatto che ormai molti cittadini si sono dati alla macchia scegliendo la via dell'evasione, stanno mettendo in pericolo l'erogazione dei servizi essenziali. E non è un caso se l'altro ieri mattina c'è stata una simbolica occupazione della stanza del sindaco da parte delle 26 socie di due cooperative che, per conto del Comune, gestiscono i due asili nido comunali. Proprio per evitare il default che provocherebbe un vero terremoto con l'immediato licenziamento dei 271 precari, il sindaco Rosario Manganella ha insistito sulla necessità che sia evitato il dissesto. ALTRE NOTIZIE NEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA