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Santo Stefano Quisquina, apre l'albergo diffuso

Incarico gratuito ad un pool di professionisti che saranno coordinati dal presidente della Pro loco

SANTO STEFANO QUISQUINA. Utilizzare gli edifici esistenti - con la formula del bed&breakfast, casa vacanza, affitto camere - come strutture ricettive. Un passo concreto per realizzare un sistema per il turismo di qualità. A Santo Stefano Quisquina si muovo i primi passi per il progetto «Albergo diffuso Quisquina». Un progetto che farà sì che l'intera Santo Stefano Quisquina si trasformi in un albergo. L'incarico, a titolo gratuito, è stato dato ad un pool di professionisti che saranno coordinati dal presidente della Pro loco Giuseppe Adamo. L'idea, alla base del progetto «Albergo diffuso Quisquina», è quella di sostenere strategie per uno sviluppo sostenibile dell'offerta turistica.

Una offerta che si ponga in armonia coi valori sociali delle attività economiche già presenti e nel rispetto delle identità culturali, ambientali e paesaggistiche. «L'obiettivo è duplice - spiega il sindaco Francesco Cacciatore - . Da un lato si vuole salvaguardare e valorizzare il patrimonio locale dal degrado e dall'abbandono mediante l'attrazione di risorse finanziarie dando, dunque, nuove opportunità economiche alla comunità, nuova imprenditorialità e possibilità di reddito. Dall'altro lato, si vuole sviluppare un modello esclusivamente italiano di turismo sostenibile che permetta ai turisti non solo di dormire ma soprattutto di vivere il paese, il che si chiama turismo relazionale. L'albergo è nel paese: con le camere che sono le abitazioni e i servizi "diffusi" nel centro storico. La hall sarà l'ufficio turistico che accoglierà il turista che sarà poi ospitato nelle varie abitazioni. Abitazioni oggi non utilizzate che, se necessario, saranno ristrutturate».

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