SCIACCA. Mercoledì 10 dicembre i 40 lavoratori stagionali delle terme saranno alla Regione durante la seduta della commissione Bilancio. Sembra essere l'ultima possibilità per ottenere un intervento a favore delle terme che favorisca anche il mantenimento del loro posto di lavoro. Se sfumerà anche questa possibilità sono pronti all'occupazione. «Ci sono poche alternative - ha detto ieri mattina Alberto Sabella, della Cisal, durante un sit-in dei lavoratori davanti al Grand Hotel - visto che la Regione si ostina a non dare risposte».
Al momento sembra tutto bloccato, dal ripianamento dei debiti, che risalgono al passato, per circa 8 milioni di euro, alla messa a disposizione delle somme per fare fronte alle necessità più immediate. «Intanto - dice Sabella - basterebbero circa 400 mila euro per programmare la prossima stagione. In caso contrario il futuro dei lavoratori è a rischio». «E questo è inaudito - tuona Franco Zammuto, della Cgil - anche perché negli ultimi anni l'albergo e l'attività termale hanno dato profitti grazie ai quali si stanno pure pagando debiti. La Regione, però, deve decidersi a chiudere con il passato e favorire il rilancio delle terme. Non capisco - aggiunge il sindacalista - perché non è stato ancora pubblicato il bando per la scelta del partner privato».
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