AGRIGENTO. Arranca il comparto edilizia anche in provincia di Agrigento. La situazione non è incoraggiante nè nell’ambito delle costruzioni nè in quello della compravendita di case o dei mutui legati all’acquisto di immobili. La fotografia del settore delle costruzioni delle nove province dell’isola, scattata dal Centro studi dell’Ance nazionale, è stata analizzata, nella riunione a Enna, dal sistema Ance Sicilia che si è soffermato anche sulla situazione politica regionale. In particolare, il presidente di Ance Agrigento Carmelo Salamone, nel corso del suo intervento, ha voluto presentare il lungo l’elenco delle criticità.
«Negli ultimi due anni - ha detto Salamone - con il cambio di ben 33 assessori regionali, non si è riusciti a incidere sulla burocrazia inoperosa né a semplificare la pubblica amministrazione. Mentre restano ancora tantissimi appalti e cantieri da sbloccare, di contro diverse opere, come quelle del Contratto interistituzionale di sviluppo, vengono definanziate per pagare spese correnti. Inoltre, dell’allentamento del Patto di stabilità non c’è traccia e dallo scorso mese di giugno gli assessorati regionali non emettono mandati di pagamento alle imprese. In questi due anni l’Ance Sicilia ha cercato invano un dialogo costruttivo, trovando però un muro di gomma».
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